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La decompressione chirurgica del tunnel carpale è un intervento che mira a liberare il nervo mediano che passa attraverso il tunnel carpale nel polso, quando questo è compresso, causando il sindrome del tunnel carpale. Questo disturbo può portare a dolore, formicolio, debolezza e intorpidimento nella mano e nelle dita. Ecco tutto quello che c'è da sapere su questa procedura.
DECOMPRESSIONE CHIRURGICA DEL TUNNEL CARPALE
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Cos'è il tunnel carpale?
Il tunnel carpale è uno spazio ristretto nel polso attraverso cui passa il nervo mediano, che è responsabile della sensibilità e del movimento di alcune parti della mano. Oltre al nervo, ci sono anche tendini che controllano i movimenti delle dita. Quando il tunnel carpale si restringe, può comprimere il nervo mediano, causando sintomi come: Dolore, formicolio e intorpidimento nella mano, soprattutto di notte Difficoltà a tenere oggetti Perdita di forza nella mano
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Cause della sindrome del tunnel carpale
Le cause della compressione del nervo mediano possono includere: Movimenti ripetitivi del polso (ad esempio, durante il lavoro al computer o in lavori manuali) Lesioni o fratture al polso Fattori genetici, che possono portare a un tunnel carpale naturalmente più stretto Condizioni mediche come diabete, artrite reumatoide, obesità o gravidanza
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Quando si ricorre alla chirurgia?
La chirurgia viene generalmente presa in considerazione quando: I sintomi non migliorano con trattamenti conservativi come fisioterapia, farmaci antinfiammatori o tutori La sindrome del tunnel carpale è grave o causata da danni neurologici Il dolore è persistente e interferisce con la qualità della vita
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1. Chirurgia tradizionale (a cielo aperto)
Procedura: Viene fatta una piccola incisione di circa 3-4 cm sul palmo della mano, proprio sopra il tunnel carpale. Il chirurgo poi taglia il legamento carpale trasverso, che comprime il nervo mediano. Vantaggi: È una tecnica ben consolidata e molto utilizzata. Svantaggi: Ha un recupero più lungo rispetto ad altre tecniche, con una cicatrice visibile e più dolore post-operatorio.
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2. Chirurgia endoscopica
Procedura: Vengono fatte due piccole incisioni, una nel palmo e una nell'area del polso, per inserire una piccola telecamera e strumenti chirurgici. Il chirurgo taglia il legamento carpale tramite l'endoscopio, riducendo la compressione del nervo. Vantaggi: Tempi di recupero più rapidi, meno dolore post-operatorio e cicatrici più piccole. Svantaggi: Richiede una maggiore esperienza del chirurgo e può essere meno indicata in caso di anomalie anatomiche o gravi danni al nervo.
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Il recupero dopo la chirurgia
Il recupero dipende dalla tecnica utilizzata e dalla gravità della sindrome, ma generalmente segue queste fasi: Fase immediata (1-2 settimane): Dopo l'intervento, il paziente può avvertire un po' di dolore e gonfiore. È importante seguire le indicazioni del medico riguardo il riposo e l'uso di un tutore. Riabilitazione (2-4 settimane): Può essere necessario iniziare con esercizi di fisioterapia per migliorare la forza e la mobilità della mano e del polso. La fisioterapia aiuta anche a prevenire rigidità e migliorare la funzionalità. Ritorno alle attività normali: I pazienti possono tornare gradualmente alle attività quotidiane dopo 4-6 settimane. Alcuni lavori che richiedono sforzi intensi o movimenti ripetitivi possono richiedere un periodo di recupero più lungo.
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Complicazioni
Le complicazioni, sebbene rare, possono includere: Infezione nella zona dell'incisione Danno ai nervi o ai vasi sanguigni Persistenza dei sintomi, se la decompressione non è stata sufficiente Cicatrici e dolore residuo
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Prognosi
La maggior parte dei pazienti risponde molto bene all'intervento chirurgico, con un significativo miglioramento dei sintomi. La chirurgia può risolvere il dolore e migliorare la forza nella mano, anche se in alcuni casi i sintomi possono persistere se ci sono danni nervosi preesistenti o la compressione era particolarmente grave.
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Considerazioni finali
La decompressione chirurgica del tunnel carpale è un trattamento efficace per le persone con sindrome del tunnel carpale grave o resistente ai trattamenti conservativi. È importante seguire le indicazioni post-operatorie e lavorare a stretto contatto con il medico e il fisioterapista per un recupero completo. La scelta della tecnica chirurgica dipenderà dalle condizioni individuali e dalle preferenze del chirurgo.
